(Estratto da “Tra Psiche e Soma – Introduzione alla psicologia biodinamica” Gerda Boyesen, 1979)
Uno dei metodi che ho utilizzato spesso in qualità di psicoterapeuta è conosciuto come “rilassamento dinamico”. Cosa succede quando ci si rilassa? Prima di tutto, c’è una sensazione di benessere; le tensioni si fanno sentire di meno e si allentano un po’. Ma non appena ci rilassa profondamente le tensioni muscolari iniziano a dissolversi ed il processo dinamico supera le resistenze. Questo è il vero segreto della terapia biodinamica; si tratta di lasciare che il processo psicodinamico emerga dalle profondità del corpo, in modo che le emozioni salgano spontaneamente e vengano scaricate, accompagnate da abreazioni vegetative. Questo produce una trasformazione autentica. Il rilassamento dinamico può essere indotto dal massaggio, dalla psicoterapia e in alcuni casi semplicemente stando sdraiati.
Funziona su un principio semplice: il paziente si sente così sicuro che non ha più bisogno delle sue difese. Le difese possono così dissolversi e le emozioni represse tornare alla coscienza, dove possono essere abreagite.
Ho fatto una distinzione tra pazienti che hanno avuto un processo dinamico interno e quelli più rigidi o “legnosi” che hanno avuto bisogno del mio intervento. Con il primo gruppo di pazienti si è trattato semplicemente di parlare direttamente al loro inconscio, al loro Sé, al loro corpo – non alla loro mente conscia. Per esempio, potrei dire “Senti il tuo corpo… lascialo respirare” e poi consentire semplicemente all’inconscio di risalire alla coscienza. Nulla di più. La voce del terapeuta e le parole che sceglie sono strumenti terapeutici estremamente efficaci, e possono essere utilizzati per parlare sia alla mente conscia che all’inconscio. Con il secondo gruppo di pazienti inizierei parlando alla loro mente cosciente: “Prova a sentire il petto quando espiri..”. Se riescono a fare il passo successivo, allora inizio a rivolgermi al loro inconscio “Lascia semplicemente che accada…”.
di Gerda Boyesen
“Vegetoterapia” è il nome dato alla terapia psicocorporea sviluppata nella teoria e nella pratica dal dott. Wilhelm Reich. Si tratta di speciali tecniche di lavoro sul corpo e di lavoro con il respiro che servono a liberare le risposte del sistema nervoso autonomo o “vegetativo” (che regola i meccanismi inconsci o involontari nel corpo), come aiuto nel ristabilire omeostasi e salute. Il dottor Reich ha dimostrato come alcuni “anelli” orizzontali o “livelli” del corpo, se bloccati (corazzati, ndr), impediscano lo spontaneo fluire dell’energia nel corpo. Questi livelli bloccati possono essere allentati attraverso il lavoro sul corpo, la vegetoterapia, e, dove necessario, con un lavoro di verbalizzazione, espressione ed immaginazione e attraverso la psicoterapia, al fine di promuovere la piena circolazione dell’energia vitale.
La vegetoterapia biodinamica lavora con gli impulsi che “incidono dal di dentro”, e con i sette livelli del corpo – le pelvi, l’addome, il diaframma, il petto, la gola, la bocca/mascella e gli occhi/orecchie. Ha lo scopo di stabilire o ristabilire i flussi che ri-collegano le correnti vegetative (l’energia vitale) alle strutture psichiche al fine di facilitare la riparazione e la rigenerazione a tutti i livelli. Il ri-collegamento ai flussi di energia consente all’armatura di dissolversi. Una volta che l’armatura del corpo comincia a dissolversi, livello dopo livello, e l’energia vitale comincia a fluire di nuovo liberamente, avviene un “innalzamento biodinamico” di materiale inconscio fino a quel momento non disponibile. Quando questo flusso (o innalzamento) viene ristabilito, il terapeuta può concentrarsi sulla necessità di incoraggiare il paziente a riconoscere i propri “stimoli dall’interno”.
Infatti questi “stimoli dall’interno” sono i moti del nucleo vivo di una persona, che letteralmente premono per un riconoscimento. Gli “stimoli dall’interno” possono venire fuori sotto qualsiasi forma – dai più piccoli spasmi muscolari all’apparizione di vaghi ricordi, ad una respirazione più profonda e più espansiva, o ad espressioni di profonda emozione. A volte, vecchi ricordi e sentimenti che erano stati persi o sepolti nelle profondità del corpo possono ritornare alla superficie della coscienza, portando ad intuizioni, profonda chiarezza psicologica, trasformazione e liberazione.
Il processo biodinamico offre l’opportunità di fare una “purificazione” biologica e psicologica fondamentale. Appena il corpo si libera dalla nevrosi su tutti i livelli la persona si libera da ogni costrizione ed il vero Sè viene recuperato in ogni suo aspetto. I metodi e le scoperte di Wilhelm Reich sono estremamente cruciali per una comprensione approfondita del dolore e della sofferenza umana quando siamo disturbati nel pieno pulsare della salute e della gioia.