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Uomo e natura, il disagio psicosomatico

19/06/20160

In 30 anni di esperienza come psicoterapeuta ho potuto constatare empiricamente un aumento delle patologie psichiche e psicosomatiche con l’arrivo della bella stagione, già dalla primavera.

In primavera ed estate aumentano le distonie neurovegetative come vertigini, sbandamenti e disturbi dell’equilibrio, allergie e malattie dell’epidermide, ma si verifica anche un aumento degli attacchi di panico e delle sindromi depressive.

È ormai cosa nota che spesso i fattori climatici e ambientali possono essere causa di disagi psichici. Nell’arco della mia carriera ho notato che questi fenomeni aumentano oltremodo nelle estati in cui il cambiamento climatico arriva all’improvviso, ad esempio con un gran caldo improvviso.

L’idea che mi sono fatto attraverso studi ed esperienza è che la primavera, per i fenomeni naturali, rappresenta una montata energetica, possiamo quindi considerare infatti la fioritura come tale a tutti gli effetti.

Anticamente esistevano feste e riti simbolici atti a celebrare il risveglio della natura, il passaggio dalla stagione fredda a quella così detta “bella”, come ad esempio i riti pagani dell’Equinozio di primavera. Ma oggi la nostra società non include più tale ritualità e la simbologia a essa collegata.

L’uomo, che fa parte della natura, dovrebbe assecondare la montata energetica primaverile e invece vi fa opposizione non ascoltandola. Si trova così a dover gestire un surplus energetico che spesso gli si rivolta contro e,  come è stato già osservato da Wilhelm Reich, quando il movimento energetico avviene dall’interno verso l’esterno c’è piacere, al contrario si genera l’angoscia

Nella moderna struttura sociale sembra di assistere all’inversione del flusso energetico: la canalizzazione dell’energia avviene da fuori a dentro e non dall’interno verso l’esterno.

Anche la depressione e gli attacchi di panico sono definibili nei termini di un surplus di energia che si rivolge all’interno,  in maniera del tutto simile alle più blande manifestazioni allergiche ed epidermiche.

Una corretta canalizzazione energetica può essere riconquistata attraverso una serie di approcci differenti quali la psicoterapia ad orientamento energetico-funzionale, la bioenergetica , l’omeopatia, lo yoga, il massaggio shiatsu, l’agopuntura.

Sarebbe ideale l’impiego di rimedi che aiutano a far emergere il problema e non a soffocarlo. Difatti i classici farmaci allopatici inibiscono il sintomo e così il rimedio diventa peggiore del male;  al contrario altri rimedi quali l’omeopatia e l’agopuntura o anche lo yoga ed il massaggio shiatsu, sono più funzionali, agendo dal punto di vista energetico e non cognitivo, senza quindi passare per inutili se non nocive razionalizzazioni.

Per ritrovare il contatto con la natura e quindi con la nostra energia e tenere lontane le varie forme di somatizzazione e di disagio sarebbe inoltre utile provare a cambiare stile di vita, concedendosi delle pause e dei momenti di svago, senza ridurre ad aspettare come di consueto il mese di agosto, provando quando possibile a lavorare di meno e a costruire delle relazioni umane più soddisfacenti.

 

Gianfranco Inserra

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